Cosa c'è di più importante e utile per un Sindaco ascoltare proposte e criticità da parte dei cittadini? E' successo alla Biblioteca di Baggio nell'incontro con il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
Presenti TV, giornalisti diversi, ieri sera la forte presenza dei cittadini (circa 200 persone) e la loro ferma volontà a difesa del Bene pubblico, hanno dimostrato che è sempre possibile testimoniare un altra politica libera da interessi e/o condizionamenti.
Di fronte alla difficoltà del sindaco ad accogliere il confronto diretto con le criticità e le proposte avanzate dai cittadini (nascondendosi dietro alla "insufficienza tecnica"), chiediamo di riflettere sulle responsabilità politiche (sua e dell'amministrazione) e una guida assennata e partecipata con i cittadini e per il Bene pubblico.
La Biblioteca pubblica come servizio culturale e aggregativo della conoscenza e dei saperi da un lato; la Via d'Acqua quale corso devastante della storia e della cultura dei parchi (e nel Parco delle Cave in particolare) dall'altro, stanno a dimostrare una schizofrenia tra scelte in contrapposizione che mostrano il limite pericoloso di una strategia politica che agisce in modo contraddittorio nello sviluppo per il Bene pubblico.
Ieri sera ai cittadini non interessava sentire giustificazioni, elencazioni di ciò che nel bene e/o nel male l'amministrazione ha fatto, per tacere o evitare il merito e il confronto sulle criticità lucidamente avanzate.
Nella politica per il Bene pubblico non ci sono e non possono esserci insufficienze tecniche o impedimenti determinati dalla sudditanza di schieramento partitico e/o tanto meno di veline dettate dai poteri economici.
Arexpo Spa è una società privata che agisce per mandato pubblico, con soldi pubblici per le attività e iniziative legate all'Esposizione Universale "Nutrire il pianeta, energia per la vita".
Il Sindaco di Milano, e non altri, ha la responsabilità di quella spesa (poco meno di 400 milioni di euro), e di una "grande opera" chiamata Via d'Acqua, che noi riteniamo inutile e gravemente dannosa sui parchi, che costituiscono importante Bene pubblico milanese: in particolare il Parco delle Cave costruito con grande intelligenza e di grande valore, con l'attiva partecipazione dei cittadini.
Questo abbiamo ricordato al Sindaco Pisapia, su questo abbiamo chiesto un confronto di merito, non di natura tecnica ma di visione della cultura politica dei parchi e del loro Valore inestimabile di Bene pubblico. Rimaniamo ora in attesa di una sollecita convocazione.
Analoga sollecitazione l'abbiamo fatta al Presidente del CdZ-7 - finora impermeabilmente passivo e silente, perchè si renda attivo interprete della necessità di un confronto con i cittadini.
La presenza forte, determinata e intelligente di ieri sera manifestata dai cittadini, è la nostra speranza e la nostra certezza: un altro canale è possibile.
Noi cittadini non abbiamo interessi particolari, non cediamo alle lusinghe e tanto meno al disfattismo. Vogliamo che il Parco delle Cave rimanga un Bene pubblico pulito e libero.
Non servono "grandi opere" nei parchi;
non servono "piste ciclabili" nei parchi;
non serve un nuovo canale nel parco delle Cave.
Le bonifiche dagli inquinanti, la sistemazione e l'apertura della cava Ongari-Cerutti, non centrano nulla con la Via d'Acqua, vanno fatte a prescindere.
Lo abbiamo dimostrato ieri sera come cittadini, la nostra non è una volontà dissennata.
Abbiamo una proposta di variante fattibile e congrua nei tempi e nei costi.
Come è stato possibile per il Parco di Trenno deve essere possibile modificare il percorso anche al Parco delle Cave. Cerchiamo dimensioni diverse. Per questo continueremo a vigilare e a batterci.
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