venerdì 26 maggio 2017

Antonella Penati: perché mi candido

Sono Antonella Penati, mamma del piccolo Federico Barakat ucciso a soli 8 anni in ambito protetto all’interno dell’Asl di San Donato Milanese il 25 Febbraio 2009 (unico caso in occidente, perché avvenuto in ambito protetto -  attualmente pendente alla Corte Europea per i Diritti Umani di Strasburgo) candidata alle prossime elezioni Amministrative del Comune di San Donato Milanese,  nella lista civica di San Donato Riparte  che come candidato sindaco presenta Marco  Menichetti.




Riparto da dove tutto ha avuto fine. L'interesse della collettività, dove i bambini devono essere al centro
 .
nel video: intervista su LA7 sul caso di Federico 

In molti conoscono  la  mamma  del  piccolo  Federico,  che  noi  tutti ricordiamo nella sua tragicità, ma prima di allora la mamma di Federico è  stata una cittadina impegnata nel sociale ricoprendo anche cariche istituzionali nel Comune di Milano.  Dopo la terribile uccisione del piccolo Federico Antonella Penati , nonostante la terribile perdita, ho continuato la sua battaglia per la tutela dei diritti e dell’infanzia. La sua lunga esperienza in qualità di Presidente dell' Associazione Federico nel cuore Onlus e Presidente del Network Internazionale FIGHT4CHILDPROTECTION che opera nel campo dei diritti umani, tutela dei minori, contro la violenza domestica, violenza di genere nonchè i numerosi  gridi di aiuto provenienti da molte famiglie san donatesi l’hanno convinta di mettere a disposizione la mia esperienza nel comune di San Donato, In passato ricordiamo che è stata  Consigliere di Zona del Comune di Milano occupandomi di sport e cultura, diritti delle donne e degli anziani.

Mi candido perché conosco cosa non ha funzionato e cosa sia un welfare a misura dei cittadini
Antonella Penati Ricomincia  con  San  Donato  Riparte con ‘intento di   contribuire  a  far  nascere, nel proprio comune,  una  cultura politica piu’attenta ai bisogni dei bambini, dei genitori a tutela della famiglia, troppe volte smembrata e non ascolta.
Da  anni attivista  sociale  come  Presidente dell'Onlus che porta il nome del suo bambino  agisce su tutto il territorio italiano ed internazionale con professionisti di grande prestigio accademico, scientifico e morale che si battono per l’Infanzia e per la difesa delle donne.
Per anni ha avuto l’onore di avere al suo fianco il Premio Nobel Dario Fo che sino all’ultimo ha sostenuto la battaglia per la giustizia nei confronti di Federico, per la tutela dei diritti dei bambini e per il diritto di noi tutti cittadini di essere protetti, tutelati e di avere giustizia. 
Numerose le sue iniziative presso la Camera dei Deputati e in Senato per la tutela dei bambini e delle donne.
Antonella Penati crede in una  società  più  attenta  ai  bisogni  dei  bambini,  degli  anziani  e  dei  giovani  è  una comunità  sana  e  preparata  al  futuro.  Ho  sempre  creduto  nei  valori  democratici  e pacifisti e intendo impegnarmi a fondo per questa comunità. Crede nell’esigenza e nel diritto di tutti noi a essere rappresentati da persone che hanno una nuova visione politica, un nuovo modo di amministrare il bene pubblico, affinché i cittadini siano artefici e parte attiva delle scelte che li riguardano


I punti essenziali dell'impegno di Antonella penati come Candidata nella lista San Donato Riparte:


IL POTENZIAMENTO DEL CONSULTORIO 

San Donato Riparte intende battersi perché il ruolo del Consultorio non sia ridimensionato bensì rafforzato. Il Consultorio deve essere inteso come strumento di Prevenzione e sostegno della donna e dei giovani, coordinandosi con i Presidi delle scuole medie e superiori, e organizzare OPEN DAY su argomenti quali la prevenzione, contraccezione e lotta all’HIV (un problema ancora purtroppo attuale).

RIPORTARE IL CENTRO VACCINAZIONI A SAN DONATO
Riteniamo che una Comunità di oltre 30.000 abitanti ABBIA IL DIRITTO di avere un proprio centro vaccinale.

CONTRASTO ALLA VIOLENZA DOMESTICA E ALLA VIOLENZA DI GENERE
Attuare progetti di accoglienza e ospitalità in strutture di alloggio temporaneo per donne e minori in caso di maltrattamenti e/o abusi, mettendo al riparo la donna da possibili ritorsioni degli aggressori denunciati.



ATTIVARE UN PERCORSO ROSA

Il percorso rosa è una grande importante battaglia da vincere all’interno dell’Ospedale San Donato Milanese: affinché il Comune, nel contesto delle proprie competenze, si faccia promotore di un accordo con l’Ospedale San Donato Milanese e associazioni del 3° settore al fine di aprire un percorso di accoglienza al pronto soccorso dedicato a chi subisce violenza.

INFANZIA 


Azioni di sostegno di una cultura non violenta volte a favorire la nascita una scuola a partire dalla scuola materna sino le superiori. Attività e laboratori per bambini e per i giovani. Una Scuola pubblica al passo con i tempi, dove si ritorni
a parlare di cittadinanza, di diritti, di educazione all’affettività e alla non violenza, ivi compresa la lotta al bullismo.

SPAZIO NEUTRO E SPAZIO PROTETTO – I BAMBINI DEVONO ESSERE PROTETTI 
Implementazione di metal detector e Inserimento di personale specificatamente formato.
Perché ciò che è accaduto a Federico non capiti più

MISURE A SOSTEGNO DEGLI ANZIANI 
Il Comune deve offrire, agli anziani che sono in difficoltà economiche e vivono in solitudine, tutta una serie di servizi gratuiti inserendo nel mondo del lavoro GIOVANI inscritti nelle liste di disoccupazione del ns. comune. Potenziamento delle attività culturali per anziani e creazioni di nuovi spazi di aggregazione nei quartiere della ns. città, compresa la riapertura della bocciofila. Accordi con ristoratori di quartiere per un “pranzo in compagnia” per la lotta alla  solitudine e all’isolamento sociale.

Riattivazione del pulmino gratuito per gli anziani



GIOVANI 
Apertura di uno spazio autogestito dai genitori di quartiere come luogo d’incontro. Attività e manifestazioni per la popolazione di via Di Vittorio. Apertura nei quartieri di nuovi spazio di aggregazione giovanile con attivazione di laboratori musica, teatro, giornalismo. In parte autogestiti dai giovani del quartiere con il supporto di associazioni culturali e educatori. Potenziamento delle manifestazioni culturali e musicali per combattere il degrado e l’abbandono del comune dei giovani che non trovano alcuna attrattiva o luogo di svago alla sera. Aree gioco per bambini e potenziamento di attività culturali di quartiere per bambini, giovani e anziani.

SPORT COMUNITY Potenziare gli accordi con Associazioni Sportive al fine di favorire l’accesso ad attività sportive anche a  ragazze/i di famiglie in difficoltà-

SICUREZZA
Potenziamento delle telecamere in prossimità di scuole, asili, luoghi di aggregazione giovanile e nei giardini della città.

sabato 13 maggio 2017

Una storia semplice: quella di una piccola grande donna dello sport italiano

Anna Rita Sidoti arriva a Milano. Da un passato lontano: caldo, asfalto, una statale che corre lungo la costa della Sicilia; in provincia di Messina. Su quella statale c’è una piccola donna che cammina: il suo nome è Anna Rita Sidoti. Chidda chi cammina, quella che cammina. 



Una leggenda dell’atletica, una delle donne che ha vinto di più - un oro mondiale, due ori e un argento agli europei, un oro e un bronzo negli europei indoor - trasformando il volto della marcia italiana nel mondo. 
Campionessa, atleta, marciatrice, donna a tutto tondo. Il documentario Una storia semplice di Goffredo d’Onofrio e Giuseppe Garau ripercorre la storia dello scricciolo d’oro della marcia italiana, come l’ha definita Candido Cannavò, storico direttore della Gazzetta dello Sport. 



Dice Goffredo d’Onofrio, giornalista e autore del documentario: "Abbiamo voluto fare un vero e proprio viaggio nella vita di Anna Rita. Piccola, piccolissima di statura, ma con una determinazione senza pari in pista e fuori. Una donna che ha saputo lottare anche contro la malattia che l’ha portata via l’anno scorso. Una figura femminile che ha rappresentato per tutte le persone che ha incontrato nella sua vita un esempio di determinazione e coraggio», dice Goffredo d’Onofrio, giornalista e autore del documentario".
Mentre il regista Giuseppe Garau sottolinea: "Una storia semplice contiene nel suo titolo anche una dichiarazione di intenti formali. La semplicità è infatti la chiave con la quale il documentario è stato girato e montato. Il film consiste in una fitta serie di interviste che si alternano ad immagini provenienti dall’archivio personale di Anna Rita Sidoti. Una regia minimale, pulita e semplice, come era Anna Rita". 
Un racconto corale costruito attraverso un massiccio impiego di materiale inedito che si intreccia con le testimonianze di amici, parenti, allenatori, avversari, compagne di allenamento, in un percorso negli aspetti più sconosciuti della vita di questa piccola grande donna e in ogni sfumatura della carriera sportiva che l’ha portata sulla vetta del mondo. 
Il documentario, che conta già oltre 60 proiezioni in tutta Italia, sarà al Cinema Plinius di Milano il prossimo 30 maggio. Potete acquistare online i biglietti A QUESTO LINK.  
Qui anche la pagina Facebook.

martedì 9 maggio 2017

Mozione sull'Endometriosi in Consiglio Comunale

di Angelica Vasile • Recentemente ho depositato presso il Consiglio Comunale di Milano la seguente mozione in qualità di Presidente della Commissione Politiche Sociali, Servizi per Salute e Volontariato poiché ritengo che sia un tema fondamentale su cui bisogna lavorare ancora molto.

MOZIONE della consigliera Angelica VASILE
OGGETTO: sensibilizzazione e informazione sulla patologia dell'endometriosi

PREMESSO CHE
·    Il 7 aprile ricorre la Giornata Mondiale della Salute e la commissione Politiche Sociali, Servizi per la Salute e Volontariato ha recentemente portato all’attenzione dei proprio commissari un problema molto diffuso e ancora sommerso, quello dell’endometriosi;
·    Tra i molti traguardi raggiunti dalla nostra città, ora c’è anche quello di essere la capitale mondiale della ricerca scientifica sull’endometriosi;

CONSIDERATO CHE
·    L’endometriosi è una patologia che colpisce l’apparato genitale femminile provocando frequentemente dolori, problemi psicologici e deterioramento della qualità della vita con esiti invalidanti
·    L’endometriosi è una patologia che può portare all’infertilità e si stima che il 5% delle donne in età riproduttiva ne sia affetta

CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
·    A gennaio, il premier Paolo Gentiloni ha firmati i Lea (Livelli Essenziali di assistenza) e l’endometriosi è stata inserita nell'elenco quale patologia cronica invalidante, ovvero si riconosce alle pazienti il diritto di usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo. Nonostante ciò La consapevolezza di tale patologia è ancora troppo limitata

IL CONSIGLIO COMUNALE DI MILANO

IMPEGNA LA GIUNTA
·    A realizzare materiale informativo sull’endometriosi da distribuire negli Ospedali, presso i medici di base, nelle farmacie, nei consultori, nelle scuole e laddove si ritiene utile
·    A realizzare un evento annuale di sensibilizzazione e informazione sul tema aperto alla cittadinanza.