giovedì 31 gennaio 2013

Diana De Marchi

Buongiorno a tutte. Come prima cosa vi ringrazio per l'invito a scrivere su questo blog di Politica Femminile.
Chi sono:
Mi chiamo Diana De Marchi, ho un compagno, Maurizio, da 33 anni, due figlie e due splendidi nipotini. Ho fatto l’interprete, la traduttrice, sono stata ricercatrice nel campo della sperimentazione educativa e ho scritto articoli e libri sull’educazione alla cittadinanza e ai principi di pari opportunità.

Alice Tranchellini

Buongiorno, sono Alice Tranchellini, candidata portavoce per il Movimento 5 Stelle alle elezioni Regionali della Lombardia 2013.
In particolare, riguardo ai temi cari alle donne, ho dato vita a Milano a un gruppo di lavoro, su pari opportunità e pari riconoscimenti, che ha elaborato diverse proposte sui temi femminili all'interno del programma. 

Il gruppo è aperto e vuole essere il punto di riferimento su questi temi all'interno del movimento.  Invito chi desiderasse partecipare a iscriversi inviando una mail a: gdl-pari-opportunità-e-pari-riconoscimenti-per-le-donne@googlegroups.com

Si tratta infatti di un gruppo che intende raccogliere le esperienze di tutte e dar voce alle loro esigenze.

Sono a vostra disposizione per ogni approfondimento: mi trovate su facebook, qui, oppure sul mio account twitter.

Grazie dell'ospitalità, un saluto a tutti e tutte.
Alice

mercoledì 30 gennaio 2013

Luisa Rizzitelli

Innanzitutto GRAZIE per la bellissima idea di questo blog. Per le donne in questa campagna elettorale, decisamente stressante, sia per i tempi che per la situazione politica generale, il web è un'occasione preziosissima e soprattutto a zero costi. Ma non zero fatica per chi, come voi, ha voluto crearne uno strumento. Quindi mi sembrava giusto partire con questo ringraziamento. Poi credo sia giusto, prima di scrivere di qualunque cosa, presentarmi e non solo perché sono candidata, ma perché mi piacerebbe poteste sapere semplicemente chi sono.
Sono Luisa Rizzitelli, mi candido nella lista civica per Ambrosoli, ho 43 anni e sono nata a Barletta, nella bellissima Puglia; ma ho girato l’Italia per lavoro vivendo a Matera, Ravenna, Vicenza, Mantova e infine a Bergamo.Mi occupo da sempre di sport, donne e diritti. Credo nello sport come bene comune e come strumento per il benessere dei cittadini. Credo nella potenza culturale o organizzativa delle donne, nel loro valore aggiunto in ogni comunità. Credo nel diritto di ciascuna e ciascuno a esprimersi, amare, vivere secondo propri gusti e inclinazioni. Così questi temi hanno attraversato la mia vita, arricchendola umanamente e professionalmente, e si sono variamente incrociati.

Ileana Bego

Salve a tutti e grazie per l'ospitalità in questo Blog.
Sono Ileana Bego, candidata alla Regione Lombardia per il Movimento 5 Stelle; mi presento spiegando perché una persona come me, una donna che nella vita non ha mostrato rilevanze di successi e traguardi raggiunti secondo i canoni tradizionali della nostra società, ha pensato di essere  adatta come  consigliere regionale per la Regione Lombardia.
Premetto che rigetto in assoluto la concezione di una politica dedicata solo alle persone "fuori dal comune" e solo a loro riservata, dunque preclusa agli "esclusi": è la concezione stessa di una società per pochi e non per tutti.
La prima motivazione riguarda la proposta peculiare del Movimento 5 Stelle che propone cittadini che si confrontano e permette di fare emergere le idee e dunque anche  le competenze  manifeste, anche non legate ad un curriculum accademico, e la seconda motivazione riguarda il mio percorso di vita, che mi ha permesso di conoscere, imparare e studiare la politica anche senza esserne parte con un ruolo istituzionale.

Per quasi un decennio ho fatto parte di comitati e reti nazionali per la difesa di importanti campagne e vertenze nazionali, di cui ho studiato atti, formulato esposti, contribuito alla stesura di proposte di leggi regionali, quelle stesse vertenze che riunivano cittadini delle estrazioni più diverse e anche ideologicamente distanti tra loro per la salvaguardia di "beni comuni".
Questo mi ha permesso di imparare cosa sia la partecipazione (quella vera e non "offerta" con scarsi risultati dai partiti), ho osservato questo lungo periodo in cui da "4 gatti ambientalisti" bollati come NIMBY siamo diventati una forza di rinnovamento tale da modificare perfino alcuni comportamenti esterni delle attuali rappresentanze di delega che percepivano l'allontanamento delle persone dal loro modo di fare politica.

Questo mi ha permesso di conoscere, dalla viva voce di coloro che lottavano per essi, i diritti fondamentali di tutti i cittadini che nelle diverse esperienze italiane si battevano per l'autodeterminazione e ritrovare il senso di una democrazia mancata, ma così ben scritta nella Costituzione Italiana.
L'autodeterminazione delle comunità, il diritto al lavoro, il diritto ad una società egualitaria, alla Legalità, alla Trasparenza, ad un "Pubblico" slegato dalle lobby di interesse economico che investono tutti i ruoli di potere diretto e indiretto in questa società, negandoci perfino il diritto a veder realizzati, resi "attuativi" i principi costituzionali o i referendum votati.
Per questo un cittadino, se inserito in un "progetto" come quello del Movimento 5 stelle, può rappresentare la rete dei cittadini senza forme di intermediazione, in maniera efficiente, soprattutto considerato che questi corpi intermedi  ricevono delega di voto sulla base di idee programmatiche sempre disattese, e rispondono invece ad altri,  a stake holders economico finanziari.
Io risponderò solo alle proposte dei cittadini, che diventano NON NEGOZIABILI  di fronte alle forze politiche avversarie, non togliendo la possibilità che esse diventino portatrici di buone proposte che si possano appoggiare e sostenere, pur restando noi, come Movimento 5 Stelle,  loro estranei come soggetto politico (Alleanze), e questo "No Alleanze" va letto come  salvaguardia della nostra equidistanza dai partiti ed equivicinanza alla società civile.

Io dunque sono una donna, sono parte degli esclusi in questa società, non ho legami nè voglio averli con "parti interessati economicamente e politicamente" , non ho "padrini" e non riceverò mai raccomandazioni e mi oppongo alla sola idea di beneficiarne.
Io sono una "portatrice d'acqua", lotto per l'acqua pubblica e in Regione mi sono impegnata a promuovere una legge regionale nei primi 100 giorni dall'insediamento che permetta di ripubblicizzare il SII, perchè l'acqua è un diritto umano inalienabile.
Sono una NOTAV, una che ha studiato tutti i loro documenti e sa che non vi sono evidenze economiche di beneficio dell'opera per la comunità, ma solo per pochi interessati soggetti e non sempre "puliti".
Sono contro le Grandi Centrali a Carbone, tutte non a norma e prive di BAT, e contro gli inceneritori (fallimentari economicamente oltre che salutisticamente, rispetto al progetto di riuso della risorsa "rifiuto" come materia seconda, che porta lavoro, salute e benessere), contro le "Ilva" del pianeta (intese come fabbriche dove nemmeno un centesimo del profitto viene messo per mettere in sicurezza gli impianti ) e ne abbiamo anche in Lombardia, proprio nella nostra regione.
Sono per un servizio pubblico efficiente, che garantisca davvero servizi efficienti per tutti, e dunque Scuola, Sanità, Accesso e Diritto ai servizi pubblici essenziali e alla Partecipazione civica.
Siamo per un'altra economia, che valorizzi il territorio, l'autosufficienza alimentare, l'agricoltura, le piccole e medie imprese artigiane, soggetti che sono, come i cittadini, minoritari e discriminati rispetto a interessi di proporzione internazionale.

E molto altro, di cui se vorrete si potrà riparlare, discutendo il nostro programma partecipato: che già contiene alcune proposte di leggi regionali, sull'acqua, agricoltura, sui diritti civili, le pari opportunità e i diritti LGTB e molto altro in tutti i campi di competenza della regione: dal Governo del Territorio, alla Scuola e la Sanità, l'Economia e il Lavoro, Trasporti, Ambiente, Legalità e Informatizzazione; un programma che, soprattuto, non rimarrà "blindato" per 5 anni, ma resterà sempre aperto al laboratorio civico dei cittadini lombardi.

Non vorrei dilungarmi troppo, nel Blog che sto cercando di aggiornare ho scritto qualche parola in più.

Grazie per l'attenzione,
Ileana Bego
Trezzano Sul Naviglio (MI)





martedì 29 gennaio 2013

Federica Migliavacca: Lettera aperta ad Ambrosoli

Lettera aperta
al candidato Presidente
Umberto Ambrosoli

Caro Umberto,
sono Federica Migliavacca, candidata per il Pd in Provincia di Pavia.
Scrivo questa lettera aperta con uno stato d’animo particolare: sono terminate da poco le celebrazioni della giornata della Memoria e il frastuono delle emozioni che suscita è ancora molto presente.
Quando si parla di Shoah si parla di dignità calpestate, di orrore, di morte, e paradossalmente anche di vita, si parla di non tolleranza e di odio.
Ieri sera ho partecipato ad una serata bellissima, organizzata da Universigay Pavia e Arcigay Pavia, in collaborazione con associazioni di persone disabili e di immigrati, dal titolo “La Memoria sono anch'io”.
È stato toccante essere lì e mi sono sentita a casa. Mi sono sentita a casa perché ho sentito dentro di me di essere come loro, come tutti loro: un po’ disabile, un po’ straniera, un po’ omosessuale, un po’ diversa insomma. 
“Siamo tutti uguali, ma uguali a chi?” dice giustamente Mafalda in una sua vignetta proiettata al termine della serata.
Parto da queste riflessioni perché con molto rammarico ho trovato nel tuo programma, che sento anche mio solo due volte la parola “omoaffettivo”.
Ecco, io credo che sia riduttivo.

Federica Migliavacca

Mi presento: sono Federica Migliavacca, ho 29 anni e sono laureanda in Giurisprudenza. Dal 2002 sono dipendente di una grande società che si occupa di indagini di mercato.
Il mio impegno politico nasce nel 2005 in occasione del referendum abrogativo sulla legge 40: in questa occasione è nata la mia passione, è nato il mio attivismoNon è un caso che tutto sia partito in quel momento: i diritti e le libertà delle persone sono sempre state parte della colonna sonora della mia attività politica.

Io credo che la Politica sia emozione: emozione nel raccontarsi agli altri, emozione nel fare qualcosa per gli altri. Quel senso di responsabilità che ti pervade quando ci si occupa della cosa pubblica rappresenta l’anima e il cuore di ogni gesto e di ogni impegno.

Il “fare” per gli altri è un evento che ti segna profondamente, nulla può essere poi uguale a prima.
Per dieci anni sono stata una scout del gruppo Agesci: i valori di strada, comunità e servizioerano alla base di tutta la nostra attività e non venivano mai persi di vista. Questi valori li ho portati con me e li ho ritrovati alla base della Politica più pulita e più vera, quella che realmente si occupa e si preoccupa del benessere altrui, quella di cui voglio essere attrice.

Alessandra Tedeschi Toschi

Buongiorno a tutte e tutti,
grazie per l'invito a cui avrei voluto rispondere immediatamente, ma noi donne impegnate nelle campagne elettorali abbiamo notoriamente pochi mezzi (e dunque ancora meno tempo dei colleghi maschi!); insomma, a maggior ragione benvenuti ai nuovi strumenti che ci dà il movimento delle donne, per farci conoscere ed esprimere: ancora più essenziali per chi, come me, si candida per la prima volta.
Sono un Docente dell’Università di Milano e ho anche esperienza sul campo delle imprese, vivo a contatto con i giovani, conosco le loro difficoltà e la mancanza di lavoro. Non sono un politico, ma so che facciamo, tutti, politica : ogni giorno, con tutte le nostre scelte e azioni.
Oggi mi candido con Ambrosoli perché ne condivido le priorità e la visione: di una Regione internazionale e dinamica, pulita, libera dai lacci dell'illegalità, a cui voglio contribuire con impegno e  concretezza. Voglio dare un contributo volto a cambiare la politica, condividendo la mia competenza ed esperienza professionale.
Ora: immaginiamo che abbia degli strumenti per incidere.. cosa voglio ottenere?
Voglio rilanciare la competitività della Lombardia, in Europa e nel Mondo, perché la nostra Regione torni ad attrarre investimenti e risorse. In pratica, voglio :
1) Creare (in breve tempo) lavoro e imprese: e come? Potenziando il Turismo, la cultura e le identità locali; cercando di valorizzare le opportunità offerte da Expo, nel rispetto dell’Ambiente; promuovendo l’agricoltura di prossimità e di filiera corta, senza consumare altro suolo.
2) Far crescere l’economia lombarda, promuovere il territorio e le sue reti imprenditoriali dando spazio alle competenze ed esperienze di giovani e donne, e sostenendo ricerca e innovazione.
3) Valorizzare le imprese e le risorse che già abbiamo in Lombardia. Dunque:
• azioni rapide per ridurre la burocrazia (nel rispetto della legalità e trasparenza),
• migliorare accessibilità, trasporti  e aeroporti esistenti,
• fare manutenzione di aree urbane, sistemi turistici e distretti  commerciali,
• programmare in modo coerente il sistema fieristico regionale perché il suo indotto continui a crescere  con Fiera Milano e con le fiere locali,
• investire sulla cultura, riqualificare edifici storici, le cascine, i parchi e le aree naturali (defiscalizzare gli interventi di restauro e di messa a norma).
Tutto ciò per migliorare la qualità della vita di residenti e imprese e attrarre  nuove risorse.
4) Dare un segnale concreto che si può e si deve cambiare, che si devono e si possono ridurre i costi della politica. Un esempio concreto? Il 30% del mio stipendio da consigliere regionale sarà devoluto, in modo trasparente e documentato, ad attività sociali e civiche: perché se vogliamo cambiare le cose, è da noi stessi che dobbiamo partire. E su questo ci sono ragioni di pensare che le donne, finora tanto penalizzate in politica, saranno più brave dei colleghi maschi.
Credo che integrando territorio-turismo-ambiente e cultura (campi in cui è necessario mettere al centro uno fra i temi più cari alle donne: la vera sostenibilità ambientale) si possano creare in breve tempo nuove opportunità di lavoro a costo zero per la comunità. Si può e si deve agire per lo sviluppo - nel rispetto di ambiente e territorio, il lavoro, la legalità di una nuova Regione: una Lombardia internazionale e dinamica, che ha bisogno del contributo di tutti e che deve essere capace di accoglierlo.
Apprezzo l'iniziativa di questo blog non solo perché mi dà un'opportunità personale di esprimermi, ma anche perché, dando voce a tutte le donne che si candidano, inaugura una nuova modalità di comunicazione che corrisponde anche a un metodo: quello del lavoro di squadra, E' il metodo che ci serve e che mi auguro si sostituisca ai metodi consolidati del "ciascuno pro domo sua".
Dunque vi saluto con un bocca al lupo a tutte le donne, presentandovi anche un'immagine di insieme delle donne che si candidano nella Lista Civica insieme a me:

 

lunedì 28 gennaio 2013

Arianna Censi

Buongiorno a tutt*, sono Arianna Censi e accolgo con piacere l'invito di questo blog per uno spazio di confronto inedito, che ancor più mi piace perché nasce nell'ambito della solidarietà fra donne.
Sono nel Partito Democratico fin dalla sua fondazione; dopo l'esperienza come sindaco di Locate Triulzi, per 9 anni, e di consigliera provinciale per le Pari Opportunità, sono attualmente responsabile degli Enti Locali della provincia milanese. Mi candido alle Regionali della Lombardia, con la lista di Ambrosoli, per proseguire il mio impegno concreto sul territorio, battendomi contro clientelismi e sprechi di risorse.
Ecco un riassunto delle mie proposte, con particolare riguardo alle politiche di genere in Regione Lombardia.

Le donne per la crescita e la competitività della Regione

La Regione deve tornare al ruolo previsto dalla Costituzione, legiferando, definendo opzioni strategiche e trasferendo la gestione di alcuni servizi alle autonomie locali – più vicine ai bisogni di cittadine e cittadini. Deve impegnarsi nella costruzione delle politiche attraverso una costante negoziazione con gli enti locali e gli attori del territorio. Per quanto riguarda le politiche di genere, l’intervento più importante riguarderà l’applicazione della democrazia paritaria negli organi di governo dell’istituzione regionale, in tutti gli enti e le società regionali che prevedono nomine da parte della Regione come da statuto di Regione Lombardia.
Le competenze femminili dovranno essere rispettate all’interno della struttura regionale e delleorganizzazioni che fanno capo alla Regione.
Dovremo promuovere la cultura di genere nel territorio – anche attraverso percorsi formativi – ed osservare le linee europee sul genere nell’ambito della comunicazione istituzionale, attraverso un corretto uso del linguaggio e dell’immagine.
Politiche da attuare in ottica di genere:
Lavoro
La Lombardia è la regione con il tasso di occupazione femminile più alto in Italia, ma bisogna migliorare la qualità del lavoro abbassando le elevate quote di contratti atipici e precari, attualmente le più alte del Paese.
Medicina di genere
Nell’ambito della ricerca medica e farmacologica si risente troppo di una prospettiva maschile. E’ importante portare un’ottica di genere anche nell’approccio alla salute, per programmare gli interventi di prevenzione e promozione. La conoscenza delle differenze di genere, favorisce una maggiore adeguatezza della terapia e ed una più rilevante tutela della salute per entrambi i generi. E’ necessario contrastare una politica della salute che risulta essere metodologicamente scorretta, oltre che discriminatoria.
Politiche dei tempi devono favornire la conciliazione attraverso una diversa articolazione degli orari dei servizi pubblici: dagli asili alle scuole, agli sportelli asl, fino al sistema del trasporto regionale. Deve essere pertanto garantita una valutazione delle strategie politiche adottate dalla Regione relativamente all’ impatto di genere.
Mi impegno affinché uno dei primi atti del Consiglio Regionale sia il finanziamento della legge contro la violenza sessuale.

sabato 26 gennaio 2013

Politica femminile: ossigeno per la politica

Benvenute e benvenuti su politica femminile, spazio trasparente di confronto e condivisione messo a disposizione delle candidate donne. Si tratta di un esperimento che, proponendo alle candidate un luogo collettivo in cui esprimersi, può offrire a tutti gli elettori e le elettrici  informazioni che sappiamo fanno fatica ad emergere.. e anche nuove occasioni di dialogo e partecipazione. 

Vi invitiamo a visitare le pagine informative in cui sono spiegate le ragioni per cui nasce questo blog, in che senso vi viene inteso il termine femminile, quali riteniamo essere i presupposti di una politica capace davvero di includere le donne, come partecipare al blog, e quali autrici saranno invitate a collaborare.

Il blog nasce a un mese esatto dalle prossime elezioni regionali per la Lombardia, per essere operativo da lunedi 28 gennaio.
Una giornata importante per la politica femminile: infatti in questa data le associazioni dell' "Accordo comune per la democrazia paritaria" incontreranno a Roma i candidati e (soprattutto) le candidate alla Camera e al Senato per discutere una proposta di agenda. Sono temi centrali per un vero rinnovamento della politica, di cui tutti sentiamo urgente bisogno. Bisogno come di ossigeno! La "politica" attuale non è più degna di questo nome; ove non è corrotta è asfittica, ha bisogno di nuove visioni, scenari impossibili senza lo sguardo e le menti delle donne.

Ci auguriamo che anche questo blog possa contribuire a fare emergere persone capaci di nuove idee; e anche spunti per nuovi strumenti di condivisione e confronto politico.

Sempre a proposito di strumenti per dare voce alle voci femminili in vista delle regionali lombarde, vi segnaliamo l'iniziativa delle interviste avviate da Dols: le prime intervistate sono per ora  Paola Giannelli e Luisa Rizzitelli.

UPDATING • LAVORI IN CORSO
Update, 26 febbraio 2013nel frattempo.. altri blog regionali sono nati, e dal primo nato ha iniziato così a tessersi, rapidamente, una vera e propria rete blog
Poi le elezioni sono arrivate, e con loro lo tsunami
Oggi, nel giorno dei risultati, nasce un altro tassello nell'articolato puzzle della politica femminile: uno spazio collettivo che, a livello nazionale, intende ospitare i pareri di tutte le donne, non solo delle politiche. E che ha esordito proprio a partire dai risultati dello tsunami elettorale. Anche qui l'intento è di aiutare il più possibile a far emergere il pensiero femminile, e quel femminile nella politica che sappiamo può avere un ruolo importante verso un futuro migliore. Per partecipare basta inviare qui i propri post.

Update, 29 febbraio • e oggi, finalmente, si aggiunge anche la pagina facebook, che rilancerà i post della rete blog, ampliando ulteriormente il piano della discussionePartecipate!