I ragazzi e le ragazze delle scuole superiori che hanno bisogno dell’assistenza ad personam, non hanno cominciato la scuola insieme ai loro compagni.
Negli ultimi anni in Provincia di Milano noi consiglieri di opposizione abbiamo sempre sostenuto l’importanza di organizzare per tempo il trasporto e l’assistenza educativa in collaborazione con i Comuni: ma su questi temi ci sono state controversie sulle competenze che facevano sì che, rimpallandosi la responsabilità, non si fosse mai pronti al momento giusto!
L’anno scorso i Comuni che avevano organizzato il servizio nel periodo scolastico (da settembre a giugno), si sono visti abbandonati alla fine dell’anno solare perché la Provincia sosteneva che la competenza fosse della Regione e quindi non poteva più dare le risorse necessarie per concludere l’anno. Ci rendiamo conto delle difficoltà economiche ma, specie:
1. dopo le numerose sentenze del Tar che hanno condannato le Province a pagare non solo la mancanza del servizio d’assistenza, ma anche a risarcire i danni delle famiglie e soprattutto
2. dopo la sentenza del Consiglio di Stato che definisce la Provincia competente dell’erogazione del servizio di assistenza,
è obbligatorio adempiere al proprio dovere in tempo utile.
Sono momenti difficili per reperire fondi, ma vanno fatte scelte politiche e uno dei temi prioritari è garantire la frequenza degli alunni con disabilità dal primo giorno di scuola. Perché proprio loro tutti gli anni devono vivere nell’incertezza? non sapere se potranno disporre del trasporto al quale hanno diritto e soprattutto non sapere se avranno l’assistente che permette loro di andare a scuola? (…)
Oggi ci chiediamo anche quale sia la proclamata efficienza e il cambio di passo della nuova Regione che ancora non ha provveduto a stanziare i fondi alle Province.
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