lunedì 28 gennaio 2013

Arianna Censi

Buongiorno a tutt*, sono Arianna Censi e accolgo con piacere l'invito di questo blog per uno spazio di confronto inedito, che ancor più mi piace perché nasce nell'ambito della solidarietà fra donne.
Sono nel Partito Democratico fin dalla sua fondazione; dopo l'esperienza come sindaco di Locate Triulzi, per 9 anni, e di consigliera provinciale per le Pari Opportunità, sono attualmente responsabile degli Enti Locali della provincia milanese. Mi candido alle Regionali della Lombardia, con la lista di Ambrosoli, per proseguire il mio impegno concreto sul territorio, battendomi contro clientelismi e sprechi di risorse.
Ecco un riassunto delle mie proposte, con particolare riguardo alle politiche di genere in Regione Lombardia.

Le donne per la crescita e la competitività della Regione

La Regione deve tornare al ruolo previsto dalla Costituzione, legiferando, definendo opzioni strategiche e trasferendo la gestione di alcuni servizi alle autonomie locali – più vicine ai bisogni di cittadine e cittadini. Deve impegnarsi nella costruzione delle politiche attraverso una costante negoziazione con gli enti locali e gli attori del territorio. Per quanto riguarda le politiche di genere, l’intervento più importante riguarderà l’applicazione della democrazia paritaria negli organi di governo dell’istituzione regionale, in tutti gli enti e le società regionali che prevedono nomine da parte della Regione come da statuto di Regione Lombardia.
Le competenze femminili dovranno essere rispettate all’interno della struttura regionale e delleorganizzazioni che fanno capo alla Regione.
Dovremo promuovere la cultura di genere nel territorio – anche attraverso percorsi formativi – ed osservare le linee europee sul genere nell’ambito della comunicazione istituzionale, attraverso un corretto uso del linguaggio e dell’immagine.
Politiche da attuare in ottica di genere:
Lavoro
La Lombardia è la regione con il tasso di occupazione femminile più alto in Italia, ma bisogna migliorare la qualità del lavoro abbassando le elevate quote di contratti atipici e precari, attualmente le più alte del Paese.
Medicina di genere
Nell’ambito della ricerca medica e farmacologica si risente troppo di una prospettiva maschile. E’ importante portare un’ottica di genere anche nell’approccio alla salute, per programmare gli interventi di prevenzione e promozione. La conoscenza delle differenze di genere, favorisce una maggiore adeguatezza della terapia e ed una più rilevante tutela della salute per entrambi i generi. E’ necessario contrastare una politica della salute che risulta essere metodologicamente scorretta, oltre che discriminatoria.
Politiche dei tempi devono favornire la conciliazione attraverso una diversa articolazione degli orari dei servizi pubblici: dagli asili alle scuole, agli sportelli asl, fino al sistema del trasporto regionale. Deve essere pertanto garantita una valutazione delle strategie politiche adottate dalla Regione relativamente all’ impatto di genere.
Mi impegno affinché uno dei primi atti del Consiglio Regionale sia il finanziamento della legge contro la violenza sessuale.

2 commenti:

  1. Benvenuta ad Arianna Censi, che ringraziamo per avere per prima risposto al nostro invito, inaugurando così gli interventi delle candidate su questo blog. Ricordiamo che Arianna è una figura politica da sempre legata al movimento delle donne, che si è molto occupata anche di medicina di genere.

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  2. brava Arianna! a nome delle donne di Milano che si occupano di donne e che perciò apprezzano il suo lavoro
    GIULIA

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