martedì 14 giugno 2016

1946 Le donne italiane votano per la prima volta: una conquista da non dimenticare e da non perdere

Giovedì 16 giugno 2016 un convegno a Bergamo ci ricorda l’importanza della conquista del voto femminile e che, soprattutto, non vanno dati per scontati e acquisiti i nostri diritti ancora fragili, raggiunti con tanta fatica


Come ricorda Pia Locatell, (fra le socie fondatrici dell’Associazione Politeia) fu proprio grazie alle donne, che settant’anni fa al referendum consultivo vinse la Repubblica, mentre la maggioranza degli uomini votò a favore della monarchia

Ma, finché continueremo a sottolineare l’aumento delle presenze femminili nelle istituzioni indicandone in qualche modo l’eccezionalità, o a festeggiare l’elezione di una donna ai vertici di una grande azienda, non ci sarà vera parità. Il prossimo traguardo è un’epoca in cui una Presidente della Repubblica donna o una Presidente del Consiglio non susciteranno alcuno stupore.

Sono passati solo 70 anni da quando le italiane poterono per la prima volta votare, e proprio per decidere se l’Italia sarebbe diventata una repubblica o sarebbe rimasta una monarchia. Le donne elette all’Assemblea Costituente furono soltanto 21 (3,7%), eppure diedero un contributo veramente fondamentale, soprattutto sui temi dei diritti, dell’educazione e del ripudio della guerra. Bergamo celebra quella svolta epocale con il convegno Le donne italiane votano per la prima volta: una conquista da non dimenticare e da non perdere, organizzato dal Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo e da Associazione Politeia - Laboratorio Donne e Politica.

Dice Emilia Magni (presidente del Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo): le donne rimasero ancora a lungo escluse da una piena ed effettiva cittadinanza (nel 1968 alla Camera erano meno del 3% e nel 1992 raggiungevano soltanto l’8,4%). Ancora oggi, nonostante il lungo percorso di battaglie e di normative sulle “Pari opportunità”, quella delle donne è una cittadinanza “incompiuta”. 

Giovedì 16 giugno 2016. h. 20.30 presso la Sala Curò, in Piazza Cittadella a Bergamo • Dopo i saluti della presidente del Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo, Emilia Magni e della presidente dell’associazione Politeia Laboratorio Donne e Politica, Angela Zenoni, Livia Turco affronterà il tema da un punto di vista storico; il prof. Piergiorgio Corbetta (direttore di Ricerca dell’Istituto Cattaneo di Bologna) illustrerà una sua analisi sulle “Trasformazioni nella partecipazione e negli orientamenti politici delle donne in Italia”. Elena Carnevali: “Il Parlamento Italiano e le politiche di genere”. Sandra Boninelli, studiosa e ricercatrice, proporrà alcuni canti popolari. Con l’occasione sarà esposta una bandiera della pace cucita da un gruppo di donne nel 1947 a Romano di Lombardia; ora conservata nell’archivio dell’Isrec, è un dono di Ermanna Tognoli in ricordo di Rosa, Cecilia, Rina, Lucia, Emilia e Colomba.

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