lunedì 23 febbraio 2015

Alla Casa delle Donne: incontro con donne palestinesi, cercando giustizia e pace

Alla Casa delle Donne di Milano si approfondisce il tema delle relazioni femminili al fine di tentare, a partire dall'incontro fra donne di diversi paesi e realtà, un inizio di dialogo fra paesi o popolazioni in conflitto. 
Le donne, da moltissimo tempo protagoniste di sforzi di pace - benché i loro sforzi sembrino inesorabilmente destinati a fallire, non si arrendono all'ineluttabilità della guerra. 
E' in questo contesto che è stato organizzato, per giovedì 26 febbraio, anche l'incontro con Sondos Azza e Najwa Amro, due donne palestinesi che vivono nella vecchia città di Hebron, la cui strada principale è stata chiusa, dal governo israeliano, dopo il massacro del 1994.


E' Shuhada Street: l’arteria principale di Hebron-Al Khalil, città palestinese della Cisgiordania. Dal 1967 , in seguito all'insediamento nella città di coloni ebrei, Hebron è divisa in due zone separate: la H1, amministrata dall’Autorità Nazionale Palestinese, e la H2, controllata dalle forze armate israeliane.
Il 25 febbraio 1994 un colono che proveniva da Brooklyn (Baruch Goldstein), irruppe nella Moschea Ibrahimi (o Moschea di Abramo), nel cuore di Hebron, e iniziò a sparare sui fedeli con un fucile d’assalto, riuscendo a massacrarne 29 prima di essere linciato dai sopravvissuti. Seguirono proteste, in Cisgiordania, durante le quali furono uccise, dalle forze di sicurezza israeliane, altre decine di palestinesi. Da allora la via è interdetta alla circolazione dei veicoli arabi; e addirittura, dal 2000, l’accesso è proibito anche ai pedoni palestinesi. Questo è Apartheid. Sondos e Naiwa sono in Italia per presentare la quinta edizione di “Open Shuhada Street”, campagna internazionale non violenta che ha lo scopo di ridare ai palestinesi il diritto di usare la strada principale di Hebron, chiusa dal governo israeliano dopo il massacro del 1994.
Sondos è una giovane attivista del movimento “Giovani contro gli insediamenti YAS”, studentessa; Naiwa lavora con le associazioni di donne; ha marito e tre fratelli in carcere. 
26 febbraio 2015, Casa delle Donne, Via Marsala, 8 (MM Moscova); organizzato in collaborazione con Assopace Palestina e Comunità palestinese di Lombardia

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