Lettera aperta
al candidato Presidente
Umberto Ambrosoli
al candidato Presidente
Umberto Ambrosoli
Caro Umberto,
sono Federica Migliavacca, candidata per il Pd in
Provincia di Pavia.
Scrivo questa lettera aperta con uno stato d’animo
particolare: sono terminate da poco le celebrazioni della giornata della
Memoria e il frastuono delle emozioni che suscita è ancora molto presente.
Quando si parla di Shoah si parla di dignità calpestate,
di orrore, di morte, e paradossalmente anche di vita, si parla di non
tolleranza e di odio.
Ieri sera ho partecipato ad una serata bellissima,
organizzata da Universigay Pavia e Arcigay Pavia, in collaborazione con
associazioni di persone disabili e di immigrati, dal titolo “La Memoria sono
anch'io”.
È stato toccante essere lì e mi sono sentita a casa. Mi
sono sentita a casa perché ho sentito dentro di me di essere come loro, come
tutti loro: un po’ disabile, un po’ straniera, un po’ omosessuale, un po’ diversa
insomma.
“Siamo tutti uguali, ma uguali a chi?” dice giustamente Mafalda in una sua vignetta proiettata al termine della serata.
“Siamo tutti uguali, ma uguali a chi?” dice giustamente Mafalda in una sua vignetta proiettata al termine della serata.
Parto da queste riflessioni perché con molto rammarico
ho trovato nel tuo programma, che sento anche mio solo due volte la parola “omoaffettivo”.
Ecco, io credo che sia riduttivo.
Ecco, io credo che sia riduttivo.
Sono la responsabile del gruppo Diritti dei Giovani
Democratici di Pavia, gruppo che da tempo collabora insieme ad Arcigay ed
Universigay Pavia. Organizziamo assieme a loro iniziative pubbliche per
sensibilizzare la cittadinanza, ma soprattutto ascoltiamo le loro esigenze. A
mio giudizio la politica è chiamata a fare questo: l’ascolto innanzitutto e poi
l’azione. Altrimenti si rischia di agire senza sapere per chi e per cosa.
Arcigay Pavia ha elaborato un bellissimo progetto, con
dei punti molto specifici e ragionati che parlano di diritti civili e delle
azioni concrete che la Regione può attuare per fare davvero la differenza su
queste tematiche specifiche.
Mi piace molto quando dici che la prima ragione della
tua candidatura e in generale dello scopo del tuo programma di governo è quella
di pensare e agire nell’interesse esclusivo dei cittadini.
È per questo che sono a scriverti, per dirti che i
cittadini omosessuali nel programma sono poco considerati.
DIRITTI
Il programma ruota attorno a queste quattro fondamentali
parole: Europa, sviluppo, lavoro, legalità. Mete e progetti importanti, che
condivido appieno. Se vogliamo davvero raggiungerli e attuarli dobbiamo però
integrare il nostro articolato, etico e giusto programma con alcune azioni
concrete, che vanno a colorare gli obiettivi sopra citati di maggior
significato.
Se vogliamo che la Lombardia assomigli all’Europa e ne
sia una componente degna, dobbiamo lavorare per inserire nello Statuto della
nostra Regione norme dedicate alla tutela dell’eguaglianza delle persone
omosessuali, transessuali e di riconoscimento delle famiglie di fatto: questo è
sviluppo, anche culturale, di cui abbiamo un disperato bisogno.
Quando parliamo di lavoro, di "Formazione
continua", dobbiamo pensare a valorizzare l’integrazione sociale mediante
specifiche politiche del lavoro, nel rispetto dell’orientamento sessuale e dell’identità
di genere.
È necessario attuare politiche di inserimento lavorativo
delle persone discriminate per motivi derivanti dall’orientamento sessuale e
dall’identità di genere e per persone transessuali e transgender, in quanto
persone potenzialmente esposte al rischio di esclusione sociale. Bisogna
ideare, in collaborazione con le strutture provinciali, percorsi di formazione
e di riqualificazione per persone discriminate per orientamento sessuale e
identità di genere.
SANITÀ E SALUTE
Un regolamento prevede che ad ogni persona maggiorenne è riconosciuto il diritto
a designare un’altra persona per le scelte mediche e di fine vita.
I medici presso strutture di ricovero pubbliche o
private sono obbligati a verificare l’esistenza di tale dichiarazione.
Bisogna incentivare collaborazioni con le ASL affinché
vengano promossi percorsi informativi, di consulenza e sostegno per rimuovere
ogni ostacolo alla libertà di scelta della persona.
La Regione deve promuovere percorsi familiari per la
comprensione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere nel rapporto
genitori-figli;
È necessario destinare appositi fondi nel bilancio
sanitario regionale volti all’innalzamento dei livelli di benessere delle
persone trans e omosessuali.
ECONOMIA E CULTURA
Per far rinascere l’economia, insieme alla cultura,
vanno promosse attività turistiche e commerciali e incentivando eventi
culturali riguardanti l’orientamento sessuale e l’identità di genere, con lo
sviluppo del concetto di “turismo inclusivo” in tutta la regione.
LEGALITÀ
Legalità significa adoperarsi affinché tutte le persone
abbiano gli stessi diritti: spesso sento dire che ci sono problemi più
stringenti da affrontare rispetto ai diritti civili.
Io voglio rispondere che non esiste problema più urgente
che occuparsi dei diritti delle persone.
La Shoah e l’Olocausto ci hanno insegnato questo.
Sono certa che questi temi a me cari sono anche cari a
te e saranno parte fondamentale del tuo programma.
Grazie dell’attenzione,
Federica Migliavacca
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