• Dalla Stazione Centrale, tra il 1943 e il 1945, partivano i treni per i campi di sterminio.
Il Memoriale della Shoah, che si trova nei sotterranei della Stazione (piazza Edmond J. Safra 1), è l’unico, tragico teatro delle deportazioni rimasto intatto in Europa. Il Memoriale è in questi giorni aperto alle visite: dalle h. 10, dal 25 al 27 gennaio.
• h. 9,30 al Politecnico Bovisa (repliche al Politecnico Città Studi alle 13 e alle 18): Meccaniche del Silenzio - Frammenti umani nel progetto Olocausto. Spettacolo ideato e interpretato da 16 studenti del Politecnico guidati dal regista del Piccolo Teatro Marco Rampoldi.
• h. 17.30, lezione-concerto ‘Musica perseguitata, il canto dell'esilio’ (Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento) dedicata al compositore ebreo Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze, 1895 – Beverly Hills, 1968). Alla chitarra Francesco Mariotti, con la mezzo-soprano russa Dina Perekhodko.
• h. 20: concerto di commemorazione del XV Giorno della Memoria, Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi. Durante la serata vengono consegnate, da parte della Comunità Ebraica di Milano, le targhe di riconoscimento a Goti Bauer, Nedo Fiano e Liliana Segre, testimoni della Shoah. Intervengono Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, Alessandro Melchiorre, direttore del Conservatorio di Milano, Rav Alfonso Arbib, Rabbino capo della Comunità Ebraica di Milano.
• Al Teatro Studio Melato debutta, in ricordo alle vittime dell'Olocausto, Avanim (Pietre) della compagnia teatrale israeliana Orto-Da Theatre Group. Lo spettacolo trae ispirazione dal monumento di Nathan Rapoport posto nel 1948 all’ingresso del Ghetto: truccati in modo da rappresentare le figure del monumento stesso, gli attori, all’inizio immobili come pietre, si animano gradualmente sino a prendere vita e intraprendono un viaggio intimo nelle coscienze e nel tempo, fra storia e presente.