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martedì 10 maggio 2016

E' possibile portare la voce del movimento delle donne nei luoghi della rappresentanza?

Una maggior numero di donne nelle istituzioni - da una donna ministra della difesa, o per la riforma istituzionale;  a un'assessora all’urbanistica - hanno portato veri segni di cambiamento?


C’è speranza per una presenza delle donne che porti la voce del movimento delle donne nei luoghi della rappresentanza?

Il 13 maggio 2016, a Milano, Lea Melandri ne parla con Eleonora Forenza (Parlamentare Europea di L’Altra Europa con Tsipras) e Anita Sonego (Consigliera Comunale uscente): alle h. 20 al CAM di via Scaldasole 5. 

mercoledì 17 giugno 2015

Donne milanesi e donne che portano il mondo a Milano: nessuna sia straniera

Il settimo incontro pubblico delle donne a Palazzo Marino è dedicato alle donne del mondo che vivono a Milano. Una vera e propria assemblea che chiama a raccolta le milanesi e quelle che milanesi sono diventate, giungendo da ogni parte del mondo.

Invitando a partecipare, Anita Sonego (Presidente Commissione Pari Opportunità e Vice Presidente Commissione Cultura) dice: "Per una volta le italiane ascolteranno la voce, i progetti, i desideri delle donne provenienti da tutte le parti del mondo che vivono a Milano. Spero che la sala Alessi veda presenti molte e molti native e nativi. Soprattutto in questo periodo abbiamo bisogno di costruire una città multiculturale e una società aperta alle diversità".
E' un invito da non perdere. Perché l'integrazione, la capacità di coesistere e, soprattutto, di trarre un bene dalla necessità di farlo (e non conflitti), passa per le donne. E, semmai, piuttosto tardivo: crediamo infatti che avrebbe dovuto essere organizzato all'inizio della nuova amministrazione. Ma comunque, ora c'è; ci auguriamo che sarà molto partecipato e che conduca a nuovi importanti sviluppi. 
Venerdi 19 giugno 2015, h. 17, 45,  Sala Alessi a Palazzo Marino (Piazza Scala).




mercoledì 29 gennaio 2014

Milano contro la violenza maschile sulle donne: un’occasione di coprogettazione

Nell’ambito del 3° Forum per le Politiche Sociali, mercoledi 29 gennaio alla Casa dei Diritti avrà luogo un importante incontro di discussione che si propone di fare il punto sull’attuazione (e sulla reale implementazione) del Patto Interistituzionale “Milano con le donne contro la violenza. Un piano di azioni concrete. Un patto per la città”: documento approvato dalla nostra Giunta il 21 settembre 2013.

Si partirà dalla sottoscrizione di quel Patto per evidenziare le azioni e i progetti in corso, nonché le singole attività dei soggetti della rete, del Tavolo e della città.
I temi da focalizzare sono indicati nelle azioni di sensibilizzazione nelle scuole, nei progetti di formazione, nei percorsi di consolidamento della rete dei Centri Antiviolenza, nel sostegno agli sportelli territoriali decentrali, nel ruolo per i soggetti che si occupano di interventi sui maltrattanti e sui sex offenders.
Ci piace l'iniziativa e ancora di più ci piace che l’Assessorato alle Politiche Sociali dichiari di voler “condividere una strategia operativa”. Perché quel metodo che abbiamo nel cuore, e che a livello nazionale fu fatto baluginare, e poi prontamente stroncatoè - e resta - proprio al cuore del problema e rappresenta la vera chiave per un possibile cambiamento. 
Queste le domande sul piatto: il Piano delle Azioni sta trovando attuazione? Come si procedere? Quali i prossimi obiettivi condivisi? Come mettere a sistema il percorso degli sportelli decentrati sul  territorio? Quale rapporto con Regione Lombardia e Dipartimento Pari Opportunità per  risorse e definizione degli standard per i Centri Antiviolenza e le Case  Rifugio? Quale relazione fra Rete dei Centri Antiviolenza e Rete dei soggetti che  si occupano di uomini maltrattanti? Quali dati rilevati è necessario porre al centro della riflessione per  meglio rispondere ai bisogni?
Tutte e tutti sono invitati a portare la propria esperienza in atto o materiale utile da condividere: Mercoledi 29 gennaio 2014, h. 18.30 alla Casa dei Diritti, via De Amicis, 10
Saranno presenti Marco Granelli, Pierfrancesco Majorino, Salvatore Mirante, Anita Sonego, Francesca Zajcyk.



mercoledì 23 ottobre 2013

Caro Sindaco, cara Giunta di Milano

Quanto vogliamo bene a Pisapia? Tanto. 
Non se la prenda dunque se, con tutte le gatte da pelare che ha, ci si mettono anche le donne, e noi con loro, a chiedere un po' di attenzione: solo un po' di attenzione in più, si intende, a quella che non ha mai mancato di esprimere. 
Leggi questa lettera caro Sindaco, e soprattutto rispondile: ci contiamo.
La richiesta, che viene fatta ringraziando la Giunta per la sensibilità sempre dichiarata nei confronti delle istanze e dei diritti delle donne, e alla luce di un impegno che conferisce alla nostra città anche un ruolo di esempio verso le altre amministrazioni, è di stralciare il punto 2 dalla delibera di Giunta n° 1288 del 28 giugno 2013 (per il resto ottima):  

"Ci rivolgiamo al Sindaco Giuliano Pisapia, alla Giunta, a Francesca Zajczyk (Delegata del Sindaco alle Pari Opportunità) e Anita Sonego (Presidente della omonima Commissione). Durante i lavori del convegno “Quando comunicazione fa rima con discriminazione” , tenuto lo scorso 17 settembre a Palazzo Marino, abbiamo appreso che nella delibera “Indirizzi fondamentali in materia di pubblicità discriminatoria e lesiva della dignità della donna” tra i punti destinati a individuare i messaggi discriminatori da contrastare, compare, al n° 2, quanto segue: Immagini volgari, indecenti, ripugnanti devianti da quello che la comunità percepisce come “normale”, tali da ledere la sensibilità del pubblico: punto che Vi chiediamo formalmente di stralciare.
Infatti, intorno al senso e al significato di questo punto, in evidente contraddizione con gli altri quattro, si é sviluppata una discussione pubblica che ha coinvolto gruppi di donne, associazioni, collettivi femministi, singole e singoli. Parte del dibattito é stato pubblicato su Ambrosia, Politica Femminile, Arcipelago Milano e infine su Un altro genere di comunicazione.
Ci preoccupa dover stabilire cosa è normale e cosa non lo è. E le ragioni per cui una parola tanto discriminatoria viene utilizzata all’interno di un documento che vorrebbe rappresentare un esempio di lotta alle discriminazioni. 
Gli intenti di lotta alla pubblicità sessista di questa delibera sono importanti, ma altrettanto lo sono le parole, il linguaggio, la comunicazione. Com’è possibile che in un testo volto a mettere in discussione il sessismo dei cliché comunicativi pubblicitari sia comparsa una così grave incoerenza?
In Italia, come ci hanno dimostrato recentemente i casi 'Barilla' e 'Boldrini', la normalità è ancora rappresentata da un modello familiare eteronormativo, dove alla donna è riservato il compito di gestire la casa e servire la famiglia. Non vorremmo arrivare a pensare che il punto n° 2 risulti un escamotage per non intaccare i modelli culturali e le credenze di una supposta comunità di riferimento e la sua “sensibilità”. Sono queste le ragioni che motivano la nostra richiesta di stralcio del punto n. 2 della delibera.
Ringraziando la Giunta per la sensibilità sempre dichiarata nei confronti delle istanze e dei diritti delle donne, e proprio alla luce di un impegno che conferisce alla nostra città anche un ruolo di esempio verso le altre amministrazioni, confidiamo che la nostra richiesta verrà accolta".
Le prime firmatarie sono:
Lara Adorni, Annapaola Ammirati, Carla Antonini, Fabrizia Boiardi, Mariangela Bonas, Marina Borgatti, Antonella Coccia, Chiara Collini, Carla Comacchio, Carlotta Cossutta, Evelina Crespi, Nadia Dowlat, Maria Grazia Ghezzi, Lucia Leonardi, Mariagrazia Longoni, Marta Lovison, Arianna Mainardi, Fabiana Manigrasso, Donatella Martini, Alice Monguzzi, Adriana Nannicini, Antonella Pastore, Alessia Ricci, Chiara Rossini, Martina Tisato.

Se ne sono aggiunte molte altre, anche di altre città (e non solo firme di donne); l'elenco completo si trova qui.
Si uniscono inoltre alla richiesta diversi gruppi di donne e associazioni:

Perché.. è vero, i problemi di cui occuparsi sono tanti; ma anche questa non è una questione di lana caprina:

martedì 18 giugno 2013

La Casa delle Donne di Milano

Fiocco rosa a Milano! nasce oggi, ufficialmente, qualcosa che attendevamo da tempo immemorabile: La Casa delle Donne di Milano. Questa immagine di benvenuto è il nostro piccolo regalo per la nuova arrivata:
Politicafemminile e Retedellereti la dedicano a chi ha lavorato per far nascere la casa, alle figure istituzionali che hanno collaborato per renderla possibile, e a tutte quelle che frequenteranno questo luogo, che speriamo diventerà magico. Una risorsa per tutta la città. In una bellissima, zona, in via Marsala 8, e animata da bellissime donne, sarà casa di tutte e luogo di incontro per singole e associazioni.
E intanto, stasera, 18 giugno dalle h. 18,30, incontro dei tavoli delle donne all'Acquario Civico: per parlare di tutto, e festeggiare l'avvio di questo nuovo progetto. BENVENUTA, CASA DELLE DONNE MILANESE.
Vogliamo una #casadelledonne in ogni città.


Qui il comunicato stampa dell'associazione “Casa delle donne di Milano”:

Un successo per Milano e per le donne
Una splendida notizia: finalmente anche Milano avrà la Casa delle donne, come moltissime città in Europa e nel mondo. Lunedì 17 giugno abbiamo saputo che il nostro progetto ha vinto il bando indetto dal Comune di Milano per la gestione dello spazio di via Marsala, destinato appunto alla Casa. Siamo arrivate fin qui grazie a un percorso iniziato due anni fa con i Tavoli delle donne, nati su invito di Anita Sonego, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano.
Una pratica di partecipazione e confronto che si è sviluppata attorno ad alcuni temi di interesse collettivo come gli spazi, il lavoro e la salute, da un punto di vista di genere.
In particolare noi del Tavolo Spazi abbiamo sin dall’inizio individuato come primo obiettivo la progettazione di uno spazio comune per le donne in questa città, interpretando un desiderio da lungo tempo espresso dai movimenti milanesi e mai sinora realizzato. Ci siamo quindi costituite in Associazione di promozione sociale, un passo rivelatosi necessario per interloquire con l’Amministrazione e partecipare al bando comunale.
La nostra Associazione conta già circa 350 iscritte, ed è solo l’inizio. Questo successo ci emoziona e ci rende molto felici, ma anche consapevoli dell’impegno che ci assumiamo nei confronti di tutte le donne della città, con cui vogliamo al più presto condividere il progetto e gli obiettivi, aprendo lo spazio della Casa alla più ampia partecipazione, affinché possa rappresentare un vero punto di riferimento per ognuna e per tutte.
Se oggi il “sogno” di una Casa per le donne a Milano può diventare realtà, lo dobbiamo anche al sostegno di alcune donne delle istituzioni. Oltre ad Anita Sonego: Daniela Benelli, Lucia Castellano, Marilisa D’Amico, Ada De Cesaris, Patrizia Quartieri, Francesca Zajczyk.
Per info scrivete a : casadonnemilano@gmail.com
Vi invitiamo ad iscrivervi alla pagina facebook