Vent'anni fa 30.000 donne giunsero a Pechino, da tutto il mondo, per confrontarsi sullo status dei diritti femminili e stabilire obiettivi per il futuro. Da quello storico incontro nacque la Piattaforma d’Azione che, ancor oggi, rappresenta su questi temi il documento politico più avanzato e consultato.
Oggi nessuna organizzazione ha più sufficienti strutture e risorse per riproporre un confronto globale di quelle dimensioni. Il bilancio di questi 20 anni vede qualche progresso, ma soprattutto grandi arretramenti e attacchi frontali, alla condizione femminile, di straordinaria ferocia.
Di tutto questo, e di come organizzarsi per il futuro, le donne stanno parlando in tutto il mondo. A Milano se ne parlerà all'incontro che le amiche del Gruppo Internazionale della Casa delle Donne hanno organizzato presso il Comune, invitando donne da Paesi del Nord Europa come del sud del Mediterraneo, inclusi Paesi nordafricani coinvolti da primavere arabe e guerre.
Saranno presenti Peggy Antrobus (Canada/Barbados; fondatrice di DAWN, Development Altenatives with Women for a New Era), Berit As (Norvegia; fondatrice dell’Università delle Donne Nordiche ed ex parlamentare), Ahlem Belhadj (Tunisia, ex presidente dell’Associazione Tunisina Donne Democratiche, ATFD), Mona El Tahawi (Egitto, giornalista, sociologa e attivista per i diritti delle donne in Medio Oriente), Justa Montero (Spagna, coordinatrice del Tavolo Governativo ONG femministe spagnole) e Jasmina Tesanovic (Serbia, scrittrice, giornalista e regista, delle Donne in Nero di Belgrado).
Cercheremo di capire come il patriarcato – dicono le organizzatrici - nella sue forme antiche e in quelle più moderne, stia operando all’interno dei diversi Paesi. Ci chiederemo quali sono le strategie di “resistenza” messe in atto dalle donne, analizzandone diversità e comunanze.
Palazzo Marino, Sala Alessi; sabato 18 aprile 2015, h. 9,30 - 13.00 e 14.30 - 18.00
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