Anche quest'anno la città è stata tappezzata da manifesti fascisti e un lugubre corteo notturno ha attraversato le strade svegliando la gente nelle case con tamburi a morto.
Sullo spaventoso persistere della cultura della violenza e dell'autoritarismo che produce tutto questo abbiamo già detto qui. E - soprattutto - qui.
Su Milano una cosa va notata: che durante i tristi e lunghi anni in cui l'amministrazione comunale era in mano alla nostra destra senza spessore, i violenti simboli nazifascisti erano sbandierati anche di giorno e anche nelle commemorazioni ufficiali; attualmente il sindaco - che pure partecipa alla commemorazione di Sergio Ramelli,

così come a quella di Gaetano Amoroso,
pone almeno un limite a un'ostentazione nazifascista che in nessun modo è giustificata dalla tragica morte di un ragazzo che a 18 anni è rimasto vittima della violenza politica. A Ramelli, come a tutti i ragazzi uccisi e in mille modi rimasti vittime delle allucinazioni della violenza, va un pensiero pieno di tristezza - e di rimpianto.
Rimpianto per le loro vite spezzate e per quello che, invece, avrebbe potuto essere: se ai nostri figli fossimo capaci di insegnare la storia, la nonviolenza, la solidarietà e la capacità di camminare in strade comuni verso la convivenza e la tolleranza.

così come a quella di Gaetano Amoroso,
pone almeno un limite a un'ostentazione nazifascista che in nessun modo è giustificata dalla tragica morte di un ragazzo che a 18 anni è rimasto vittima della violenza politica. A Ramelli, come a tutti i ragazzi uccisi e in mille modi rimasti vittime delle allucinazioni della violenza, va un pensiero pieno di tristezza - e di rimpianto.
Rimpianto per le loro vite spezzate e per quello che, invece, avrebbe potuto essere: se ai nostri figli fossimo capaci di insegnare la storia, la nonviolenza, la solidarietà e la capacità di camminare in strade comuni verso la convivenza e la tolleranza.
Invece di coltivare lutti contrapposti perpetuando violenze e autogiustificazioni, di questo dovremmo ricordarci sempre, guardando al futuro.
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